La storia di Deserta Langarum
Nel 970 l’imperatore Ottone I passò in questi territori e così descrisse la situazione:
“Transivimus per deserta langarum et reliquimus ea, sine tributo” [passammo attraverso i luoghi deserti delle Langhe e li lasciammo senza riscuotere alcun tributo]
È la prima volta che la parola “Langhe” viene citata.
Da questo prende il nome la nostra Associazione, che dal 1980 organizza “L’appuntamento nei boschi“, a fine Luglio, e promuove svariate iniziative ed attrattive culturali e sportive, tra le quali una rete di sentieri adatti al trekking, a passeggiate a cavallo o in mountain bike, con uno sviluppo di oltre 30km tra i comuni di Torresina ed Igliano nel cuore di questa nostra selvaggia Langa
Le langhe, poco meno che deserte allora, conservano ancora (almeno questa parte più recondita ed impervia) un enorme fascino.
Percorrendo questa natura selvaggia, attraverso il penetrante silenzio dei boschi ed il maestoso colpo d’occhio sulla pianura coronata dalle Alpi, si scoprono luoghi che appartengono ad un passato che credevamo perduto per sempre.
Vi suggeriamo di percorrere i nostri sentieri attrezzati, che legano arte, cultura e devozione contadina alla natura, nel modo più semplice e genuino.
Segnaliamo alcuni punti di interesse, tra i quali i siti che hanno ospitato una delle battaglie più cruenti della prima campagna d’italia Napoleonica, ma lasciamo colui che percorre tali sentieri (a piedi, in bici a cavallo) scopra da sé gli angoli più caratteristici, con l’augurio che possa coglierne pienamente le emozioni più profonde.
Igliano e Torresina, due comuni legati dai sentieri Deserta Langarum … e non solo!
IGLIANO
L’origine di Igliano è certamente remotissima, come prova la presenza di una lapide mortuaria latina ed alcune monete molto antiche rinvenute durante lavori di scavo effettuati nel 1844. Il territorio appartenne ai marchesi di Ceva, ai quali si deve la costruzione, verso il 1400, di un castello passato poi alla casata Sauli. L’ultimo della casata dei Sauli d’Igliano, il senatore Ludovico (1787-1874) diplomatico e storico, nel 1869 vendette il castello, ormai malandato, al comune che ne demolì i ruderi e spianò il poggio su cui sorgeva per farne una piazza.
Di particolare interesse la chiesa di san Ludovico e la cappella di San Sebastiano che risalgono rispettivamente ai secoli XVII e XVI.
TORRESINA
Già nominata in un diploma di Arrigo III nel 1041, fu chiamata Torricella (Turricella Cerbanorum), in virtù di una torre costruita ai margini della piazza attuale, poco distante dalla chiesa parrocchiale, e risalente all’anno 950 circa, periodo di scorrerie saracene, per difendersi dalle quali i contadini della zona diedero origine al centro abitato.
Prese il nome di Torresina nel 1875, in onore di Onorato Cristina del Carretto di Lesegno, quando fu eletta a paese autonomo. Nel paese spicca la parrocchiale di San Giorgio, risalente alla prima metà del Settecento.